Guanti per il settore Estetica
Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I). Protezione e Resistenza sono le parole chiave. La scelta dei materiali è fondamentale quanto la scelta degli spessori per garantire la giusta protezione meccanica e chimica.
Guanti da lavoro professionali per estetisti e centri benessere
Nei centri estetici, le mani delle professioniste sono costantemente esposte a una vasta gamma di sostanze, tra cui creme, oli, profumi, prodotti chimici esfolianti, fanghi, detergenti, sieri e lozioni. Per garantire la massima sicurezza e igiene, l’uso di guanti professionali è essenziale in ogni fase del trattamento. Questi dispositivi non solo proteggono la pelle dagli agenti potenzialmente irritanti, ma preservano anche la qualità dei prodotti utilizzati, evitando contaminazioni indesiderate.
Guanti Reflexx per centri estetici: massimo rispetto delle normative
Secondo la normativa EN 455, suddivisa nelle parti 1, 2, 3 e 4, l’uso dei guanti da lavoro è obbligatorio per chi opera nel settore cosmetico. Essi devono inoltre rientrare nella categoria dei dispositivi medici, conformandosi alla Direttiva UE 2017/745 per garantire elevati standard di sicurezza e biocompatibilità. Consapevole delle esigenze del settore estetico, Reflexx propone una gamma di guanti professionali realizzati con materiali specifici per le attività quotidiane di estetiste, cosmetologhe e personale di spa e centri benessere.
Per una protezione ottimale, consigliamo guanti lunghi, in grado di prevenire il contatto accidentale con sostanze chimiche e cosmetici. Il colore nero è particolarmente indicato perché meno soggetto a macchie e ideale per mantenere la massima concentrazione sui trattamenti, senza distrazioni cromatiche. Tutti i guanti Reflexx per estetiste sono monouso e privi di polvere, per evitare la contaminazione dei prodotti cosmetici e garantire una migliore compatibilità con la pelle. Grazie a queste caratteristiche, offrono la massima sicurezza e preservano mani e prodotti per un’esperienza professionale impeccabile.
