• Ultima modifica Settembre 06, 2022

Rivista GSA – APRILE 2013 – Un guanto ad ogni uso e consumo

A colloquio con Gianni Isetti, Amministratore Delegato di SGR Reflexx, scopriamo come si fa a capire qual è il guanto giusto per il proprio lavoro.

La vostra è un’azienda nata pochi anni fa ma è già diventata una realtà importante nel mondo dei guanti…

Effettivamente l’attuale gamma Reflexx è stata pensata solo a fine 2007 e da allora abbiamo incrementato la nostra presenza raddoppiando volumi e fatturati all’incirca ogni due anni. Una gamma di prodotti centrata in qualità e costi ci ha permesso questo tipo di crescite. Il marchio Reflexx sta divenendo sinonimo di garanzia per un consumatore attento alla qualità ed ai costi.

Quali sono i punti di forza che vi hanno permesso uno sviluppo cosi rapido?

Pare un ossimoro ma il nostro plus è quello di essere un’azienda giovane con tanta esperienza alle spalle.

La mia esperienza nasce infatti ai primordi del guanto monouso, quando, a fine anni ‘80, si è iniziato a sviluppare il mercato: oggi è un dispositivo di protezione individuale, medico ed igienico irrinunciabile per svariate categorie di utilizzatori.

Quindi ho deciso di “travasare” questa mia esperienza ventennale in SGR Reflexx ed i risultati ottenuti ci danno ragione.

Il guanto non è certo una commodity ma un importante dispositivo di protezione: partendo da questo assunto, propugniamo il marchio Reflexx come garanzia per l’utilizzatore.

E tuttavia non possiamo non considerare che, per quanto irrinunciabile, il guanto sia una fonte di spesa non indifferente per l’utilizzatore.

Come si fa a riconoscere un guanto di qualità a costi contenuti?

Con l’aiuto e il consiglio dei professionisti del settore.

I prodotti economici sono per loro natura spesso poco controllati e, come tali, possono generare rischi per la salute e aumentare i costi. Per non parlare poi delle allergie.

Le porto un esempio: un giorno in clinica vidi un infermiere che utilizzava due guanti per ogni mano, che mi disse: “Questi guanti si rompono spesso così ne metto due per sicurezza”.

Ecco, questo è esattamente l’esempio di come un guanto di scarsa qualità finisca per creare rischi sul fronte della sicurezza e creare costi maggiori dato che bisogna adoperarne due invece che uno per arginare la scarsa qualità.

Data l’importanza del guanto in certi settori come quello ospedaliero, la chiave di tutto è nella scelta opportuna, oculata e decisa al fianco di professionisti.

Che guanti propone SGR Reflexx?

Abbiamo una serie di prodotti che può soddisfare la maggior parte delle richieste di guanti monouso ed un personale qualificato per indirizzare nella scelta. Le alternative sono molte: si va dal classico guanto in lattice, al vinile, ai nuovi nitrile.

Per chi vuole spendere ancor meno abbiamo appena lanciato anche un nuovo guanto in polietilene che potrebbe soddisfare chi è particolarmente attento ai costi interni. Ovviamente bisogna però partire da una corretta protezione dell’utilizzatore e quindi verificare che il prodotto non si danneggi durante l’uso: un guanto in nitrile di peso medio-alto soddisferà un meccanico così come un guanto in nitrile leggero potrebbe essere invece sufficiente per la preparazione dei pasti.

I guanti sottostanno a diverse tipologie e normative: ci può chiarire in breve quali e quante sono?

Gli ambiti di utilizzo sono principalmente 3 ed ognuno di questi ha una sua Direttiva con cui è regolato l’utilizzo dei guanti.

Nel primo caso i guanti considerati Dispositivi Medici devono assicurare protezione dalla contaminazione incrociata sia per il paziente che per l’utilizzatore, in quanto sono considerati un’efficace barriera a fluidi biologici e microrganismi.

In questo caso è meglio non lesinare sulla qualità della materia prima perché potrebbe non garantire la completa impermeabilità e resistenza del prodotto.

Nel caso dei DPI – dispositivi di protezione individuale – il guanto deve proteggere e vanno dunque attuate quelle buone norme di individuazione del rischio correlato alla tipologia di lavoro. Per intenderci è inutile utilizzare un guanto per protezione da aggressivi chimici se si deve dispensare pasti in una mensa. La normativa relativa ai MOCA, la Direttiva Europea 1935/2005/CEE che spesso si interseca con il vecchio DM 21.03.1973, è oggi una delle normative di cui più si discute anche in ambito commerciale perché la materia è complessa.

Le difficoltà sono ad esempio relative alla scelta del guanto giusto in funzione delle tipologie di alimenti con cui il guanto può venire a contatto: un conto è utilizzare un guanto per la lavorazione di un solo tipo di alimento, altro conto è usarlo a contatto con diversi tipi di alimenti, ad esempio una mensa. È soprattutto in questi casi che la nostra professionalità per l’individuazione del guanto corretto gioca un ruolo decisivo nella scelta.

Per ulteriori valutazioni, Vi preghiamo di indirizzare la vostra richiesta alla nostra pagina contatti.

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