• Ultima modifica Dicembre 19, 2022

Guanti monouso: tipologie e settori di utilizzo

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I guanti monouso rappresentano la soluzione di protezione individuale ideale in molteplici contesti: ogni settore di riferimento ha le sue specificità e le sue esigenze e, di conseguenza, esistono diverse tipologie di guanto monouso che rispondono alle singole necessità in modo efficiente.

I guanti monouso si distinguono principalmente per il materiale con cui sono stati realizzati, quello che sarà quindi poi a contatto con la pelle di chi li indosserà.

Approfondiamo quindi ciascun materiale messo a disposizione dalla produzione di guanti Reflexx, inserendo sempre anche i contesti d’utilizzo.

 

Guanti in lattice

Quando parliamo di guanti monouso la prima categoria che viene in mente, di solito, è quella dei guanti in lattice, super resistenti a perforazioni e strappi ma anche ben impermeabili.

Tuttavia, il lattice ha un grande svantaggio: provoca in alcune persone una reazione allergica, anche se oggi rispetto a 30 anni fa la situazione è meno diffusa poiché si sono estratte molte delle proteine che causano allergia tra i prodotti in commercio.  In ogni caso, ad oggi il miglior alleato per chi scopre di essere allergico alle proteine del lattice, è il nitrile, un materiale che troverai anche nelle nostre proposte di guanti monouso e di cui parleremo tra pochissimo.

Tornando al guanto monouso in lattice, vogliamo dirti che rappresenta un’ottima scelta di protezione per molteplici ambiti ed è, infatti, estremamente diffuso.

Sicuramente molto comune nel medicale (anche laboratori) e nel dentale, ma può essere una soluzione performante anche in settori industriali, estetici e parrucchieri, tatuatori e imprese di pulizie/servizi.

 

Guanti in nitrile

Come dicevamo poco fa, il nitrile è l’alternativa migliore al lattice, ma non solo, i guanti in nitrile sono consigliabili anche in situazioni in cui i guanti in lattice risultano decisamente poco idonei, così come quelli in vinile.  Un esempio su tutti è l’utilizzo dei guanti monouso in nitrile nel settore Ho.Re.Ca, nell’industria alimentare e nella ristorazione.

Non dimentichiamo però che sono assolutamente ottimi anche nei settori in cui è diffuso l’utilizzo dei guanti in lattice in soggetti allergici, pertanto nel medicale e nel dentale, in settori industriali, estetici, tatuatori e imprese di pulizie/servizi.

 

Guanti in vinile

I guanti monouso in vinile derivano da granuli del PVC  (Polivinilcloruro), una delle tipologie di plastiche più utilizzate, e anche da plastificanti (in maggior parte ftalati), i quali lo rendono più flessibile e modellabile.

Ecco quindi che i guanti in vinile fanno riferimento alle normative inerenti i materiali plastici, a differenza dei guanti in lattice e dei guanti in nitrile, che rispondono alle normative relative alle gomme.

Rappresentano una alternativa economica ai guanti in lattice e nitrile e sono impiegati principalmente nel settore sanitario (RSA) per la cura e l’igiene della persona.

 

Guanti in polietilene

Se non conosci il polietilene, devi sapere che si tratta di una delle plastiche più usate e meno costose: lo puoi identificare con la sigla PE. Molto stabile a livello chimico, è un ottimo isolante per film e sacchetti che sono a contatto con gli alimenti.

Esistono due tipologie di guanti monouso in polietilene, in base proprio alla tipologia di polietilene utilizzata nella loro produzione: quello ad alta intensità (HDPE – High Density PE) e quello a bassa intensità (LDPE – Low Density PE).

Il primo è più rigido e duro e si sceglie soprattutto per la sua economicità, come nelle stazioni di rifornimento e negli ortofrutta, ad esempio. Il secondo invece è più duttile, meno rigido e quindi utilizzato in situazioni che richiedono maggiore sensibilità delle mani, come l’ambito medico.

Ma non finisce qui… Conosci il CPE o Cast PE? Stiamo parlando di una formulazione di Poliuretani che nei guanti monouso assume una finitura zigrinata grazie alla sua calandratura, attribuendo una sensibilità e una presa superiori.

Non dimentichiamo, infine, i guanti in TPE (guanti termoplastici elastomeri), perfetti per chi maneggia alimenti grassi e oleosi, molto sensibili e con presa efficiente, caratterizzati anche da uno spessore maggiorato in grado di offrire notevole resistenza.

 

Guanti da lavoro supportati

Ti stai chiedendo cosa siano i guanti da lavoro supportati? Sono guanti protettivi in tessuto rivestito che si producono immergendo il guanto in tessuto a maglia in un liquido come nitrile o poliuretano.

Sono guanti da lavoro multiuso molto protettivi, resistenti e comodi in tutti i contesti di utilizzo professionale, soprattutto nella loro versione con nitrile, perché si dimostrano particolarmente versatili, sicuri e resistenti, oltre che dotati di un altissimo livello di ergonomicità e vestibilità, grazie alle loro intrinseche caratteristiche di resistenza meccanica ed elasticità.

Riassumiamo quindi tutti i vantaggi dei guanti da lavoro supportati Reflexx:

  • Sicurezza d’impiego per gli operatori;
  • Presa ottimale grazie al rivestimento in nitrile o poliuretano;
  • Elevata sensibilità tattile grazie alla finezza dei filati impiegati;
  • Perfetta aderenza alle mani;

Ad ogni azienda, il suo guanto monouso

Ora che abbiamo indagato ciascuna tipologia di guanto monouso nei materiali che le compongono, nelle peculiarità e nell’ambito di utilizzo, ti invitiamo a scoprire quella migliore per la tua azienda.

 

Se hai bisogno di una nostra consulenza, siamo pronti e felici di aiutarti nella scelta dei guanti monouso perfetti per la tua azienda.

Contattaci

Per ogni esigenza sulla produzione, distribuzione e vendita dei nostri guanti monouso in lattice, nitrile, polietilene, vinile e riutilizzabili, non esitare a contattarci: saremo a tua disposizione con competenza e professionalità.

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